Come l’Italia si sta preparando per affrontare una possibile pandemia di influenza aviaria H5N1, le novità.
In risposta alle crescenti preoccupazioni globali sull’Influenza Aviaria e il rischio pandemico, l’Italia ha preparato un piano pandemico aggiornato. Secondo l’epidemiologo Gianni Rezza, intervistato da Adnkronos Salute, “Piano pandemico aggiornato c’è, ma va approvato e ben finanziato” per essere efficace nel gestire una possibile crisi.
La risposta italiana all’influenza Aviaria
Negli Stati Uniti il dibattito sulla preparazione pandemica è fervente, con critiche sulla lentezza nello sviluppo di test specifici e strategie comunicative. In Italia, il dibattito si concentra sulle necessità finanziarie per l’attuazione del piano pandemico, come sottolineato da Rezza ad Adnkronos: “Noi dovremmo avere un piano pandemico aggiornato. Credo sia pronto, anche se non ancora approvato, mi sembra. Spero che avvenga presto, chiaramente con un finanziamento adeguato” .
Sebbene l‘Influenza Aviaria H5N1 sia notoriamente una zoonosi, il precedente di trasmissione umana in Indonesia nel 2006 segnala l’importanza di un piano pandemico solido. “A quel punto – analizza Rezza – si dovrebbe attivare tutto in termini di risposta: scorte, anche di dispositivi di protezione, piano di distribuzione del vaccino, sistemi diagnostici per identificare prontamente un’eventuale circolazione anche nel nostro Paese” .
Prospettive future e vaccinazione
Nonostante l’aumento dei casi di H5N1 tra i mammiferi, non è chiaro se il virus acquisirà la capacità di trasmissione da persona a persona in modo efficiente. Rezza, riferendosi alle speculazioni su una pandemia imminente, avverte: “Non è un finale scontato. La ritengo possibile, non so quanto probabile“.
La discussione si estende anche alla preparazione vaccinale. “Se dovesse servire un vaccino, nel caso in cui si sviluppasse un’epidemia di H5N1 nell’uomo, il problema non sarebbe mettere a punto un vaccino… quanto piuttosto produrlo su ampia scala in tempi rapidi” afferma Rezza, evidenziando le iniziative già in atto per la produzione di vaccini pre-pandemici. Come riportato da adnkronos.com